La rivoluzione digitale che viviamo oggi, forse è il tentativo di fuga dagli orrori del Novecento.
Una cesura netta con il passato che, però non è così semplice sostenere.
Strano secolo il Novecento.
Feroce, violento, tragico.
C'è chi dice che sia fatto di macerie. Nella prima metà la distruzione di due guerre mondiali; nella seconda culturali.
"The Game", Alessandro Baricco, Edizione 2018 https://www.einaudi.it |
È proprio della rivoluzione digitale che si occupa Alessandro Baricco con il libro "The Game".
intercettando moltissime delle riflessioni sulla cultura digitale.
Baricco non si limita però a fare lo storico. Commenta le conseguenze mentali che ne sono scaturite, le modifiche al nostro modo di essere umani.
Trent'anni di storia della tecnologia digitale che, partendo dai tecnici, ingegneri ha consegnato nelle mani delle persone strumenti che hanno aperto nuovi mondi.
Decide anche di adottare una prospettiva forte, inquadra il tutto in una storia lineare e coerente.
Un'interpretazione di tipo narrativo: ha delle cause, dei protagonisti, un metodo e uno scopo.
Riporto allora un passo del suo libro conosciuto come "Il gioco dei cassetti", dove chiaramente possiamo individuare il mondo d'oggi, come funziona il trasferimento della conoscenza, dei dati e delle informazioni.
"Qualsiasi cosa sia il Web, Berners-Lee lo inventò facendo tre mosse precise. La prima nasce da una domanda: se con Internet posso mettere in comunicazione tutti i computer del mondo, perché accontentarmi di così poco? Mi spiego.Immaginate il computer sulla scrivania del professor Berners-Lee e poi immaginatevi lo studio dove è messa quella scrivania. Bene. Adesso guardatevi intorno, vedrete certamente dei mobili, apriteli e concentratevi sui cassetti, molti cassetti, forse un centinaio di cassetti, tutti pieni di roba, progetti, idee, appunti, foto delle vacanze, lettere d'amore, ricette mediche, CD dei Beatles, annate dei fumetti Marvel, tessere del cineforum, vecchi estratti conto.E ora chiedetevi: perché non entrare direttamente in quei cassetti? Possibile che io possa solcare migliaia di chilometri(migliaia!) e poi, arrivato a due metri da quel cassetto(due metri!), non ci possa entrare perché mi fermo nel computer del professore? " [...]
[...]"Non è naturalmente costretto ad aprirmeli tutti, sceglie lui quali rendermi disponibili, ma quando li sceglie allora si applica a dar loro una struttura tale che io possa raggiungerli, e vederli, e girarci dentro e perfino portarmi via quello che mi interessa. Come fa? Duplica il contenuto di quei cassetti in tante rappresentazioni digitali che colloca in un posto che chiama, con sublime semplicità, posto: o per meglio dire sito. Un sito Web. Lo immagina come un albero che si allarga coi suoi rami nello spazio: ogni foglia è una pagina, una pagina Web. Di cosa è fatto quell'albero? Rappresentazioni digitali, cioè testi, immagini, suoni che, formattati in linguaggio digitale, vengono stoccati nel computer. Una volta li davanti a loro si apre l'immane rete stradale di Internet. È usando quella rete che i cassetti del professor Berners-Lee, duplicati in rappresentazioni digitali, si mettono in movimento: e raggiungono me. Il mio computer." [...]
Per lettura integrale del passo:
Sitografia:
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