Siamo giunti alla fine di questo lungo viaggio...
Lo scopo di questo blog era effettuare un approfondimento sotto diversi contesti riguardo al termine "digitalizzare": da argomenti storici, fino ad argomenti futuri.
Tutto è iniziato cercando la definizione e l'etimologia di questo verbo così attuale che, però, spesso non viene inteso col suo vero significato.
Abbiamo visto cosa vuol dire digitalizzare qualcosa tramite esempi come quelli sul suono e sulle immagini su cui addirittura è nata un'arte e ne abbiamo ricercato l'evoluzione nel corso della storia proponendo anche una possibile origine della parola con un piccolo racconto.
Attraverso un disegno si è poi cercato di rappresentare il termine nel modo a noi più congeniale per poterlo visualizzare.
Abbiamo fatto una ricerca su come si sia sviluppato il concetto del termine nel corso della storia.
Ci sono stati riferimenti alla mitologia dove si è vista un'influenza orientale, in seguito si è passati ad uno studio nel mondo antico con il ritrovamento dei Quipo peruviani, una forma di linguaggio digitale ancora a noi segreto, e ancora lo sviluppo in epoca Medievale per poi passare agli ultimi secoli con lo studio del Settecento, Ottocento e Novecento, dove via via il significato attuale è emerso in misura sempre maggiore, soprattuto con la meccanizzazione dei sistemi di produzione con modelli simili al telaio Jacquard, che, appunto, presentava già un linguaggio informatico dietro, come quello dei nostri giorni.
Piano piano siamo arrivati ad oggi con un'analisi letteraria tramite il romanzo sul Cyberspazio, o ancora, con i saggi degli ultimi anni come quello di Baricco, dove si tratta in modo critico l'era che stiamo vivendo in quanto risulta ancora incerto fin dove potrà portarci.
L'analisi letteraria, però, non si interrompe qui perché abbiamo anche visto lo sviluppo della digitalizzazione in ambito poetico, non tanto trovato come argomento chiave dei componimenti.
Si è visto piuttosto come gli strumenti digitali possono aver cambiato il modo di far poesia e di diffondere i testi con le figure dei Poetuber.
Abbiamo trattato il mondo d'oggi e come questo risulta quasi tutto digitalizzato con le pubblicità, la musica digitale, e ancora come ritroviamo i suoi sviluppi nella cinematografia dove il mondo digitale prende sempre più piede tra gli argomenti trattati.
Inoltre, abbiamo analizzato uno dei tanti problemi che questo sviluppo digitale ha portato come conseguenza, ovvero il furto d'identità, ma, d'altro canto, abbiamo anche studiato come potrà la digitalizzazione, tramite l'intelligenza artificiale, migliorare ulteriormente i sistemi produttivi se non la qualità della vita o la ricerca scientifica, ed in particolare nella ricerca di nuovi materiali oltre al diffusissimo Silicio che negli ultimi dispositivi si è già cercato di sostituire.
Abbiamo toccato anche uno degli argomenti chiave di questo periodo, ovvero quali benefici in questo mondo porterà la pandemia di Covid-19 grazie ai necessari ed immediati sviluppi dei diversi settori di qualsiasi genere per non fermarsi e continuare ad andare avanti tramite sistemi a distanza.
Oltre a quanto già citato in precedenza abbiamo voluto individuare una figura capace di rappresentare il mondo digitale trovandola nel fondatore della Apple, Steve Jobs, capace di rivoluzionare la società sotto il punto di vista della tecnologia e nello scambio delle informazioni.
Abbiamo provato a descrivere una possibile invenzione futura come il V-Message con il relativo volantino ma ancora da non dimenticare l'analisi di uno dei migliaia brevetti oggi presenti riguardo i tanti sistemi brevettati sulle nuove tecnologie così come la possibilità di creare un'abbecedario trovando una parola per ciascuna lettera dell'alfabeto.
Abbiamo infine concluso questo viaggio creando una mappa concettuale, individuando tutti gli argomenti più importanti che girano intorno alla digitalizzazione e, ora, con questa piccola descrizione del blog possiamo dire di aver concluso questo lungo percorso.
Digitalizzare
"Gli uomini sono diventati gli strumenti dei loro stessi strumenti." - Henry David Thoreau
martedì 9 giugno 2020
venerdì 5 giugno 2020
STEP#23 V-Message
STEP#22 Un'invenzione futura
Oggi parleremo di una possibile invenzione futura riguardo al mondo digitale.
Stiamo parlando di quello che io chiamerei V-Message o V-Call( messaggio virtuale o chiamata virtuale).
Dovrebbe essere uno strumento capace di realizzare messaggi vocali o ancora chiamate(come già siamo soliti effettuare con app come Whatsapp, Instagram...) ma capace anche di proiettare la persona attraverso il dispositivo stesso così da vederla virtuale.
In poche parole si tratta di realtà aumentata, uno scenario reale inserito nell'ambiente mediante un piccolo proiettore 3D, ovvero in tre dimensioni.
Il tutto consisterebbe in una rappresentazione digitale di un individuo o un animale, che vengono proiettati tramite immagini tridimensionali realizzate con fasci di luce laser.
Chiaramente, è necessario registrare le immagini tridimensionali scattate da una serie di fotocamere ad alta risoluzione(già preesistenti nel dispositivo) che riprendono da varie angolazioni, dopodiché gli scatti sono processati per creare l'effetto 3D e la sensazione di movimento verrebbe data dal continuo refresh e dalla continua sovrapposizione delle inquadrature catturate.
Come inoltre già fanno i nostri attuali smartphone, si andrebbero poi anche a catturare i vari suoni con sistemi di digitalizzazione, così da creare messaggi o chiamate come se stessimo realmente parlando con la persona visualizzata.
Stiamo parlando di quello che io chiamerei V-Message o V-Call( messaggio virtuale o chiamata virtuale).
Dovrebbe essere uno strumento capace di realizzare messaggi vocali o ancora chiamate(come già siamo soliti effettuare con app come Whatsapp, Instagram...) ma capace anche di proiettare la persona attraverso il dispositivo stesso così da vederla virtuale.
In poche parole si tratta di realtà aumentata, uno scenario reale inserito nell'ambiente mediante un piccolo proiettore 3D, ovvero in tre dimensioni.
Il tutto consisterebbe in una rappresentazione digitale di un individuo o un animale, che vengono proiettati tramite immagini tridimensionali realizzate con fasci di luce laser.
Chiaramente, è necessario registrare le immagini tridimensionali scattate da una serie di fotocamere ad alta risoluzione(già preesistenti nel dispositivo) che riprendono da varie angolazioni, dopodiché gli scatti sono processati per creare l'effetto 3D e la sensazione di movimento verrebbe data dal continuo refresh e dalla continua sovrapposizione delle inquadrature catturate.
Come inoltre già fanno i nostri attuali smartphone, si andrebbero poi anche a catturare i vari suoni con sistemi di digitalizzazione, così da creare messaggi o chiamate come se stessimo realmente parlando con la persona visualizzata.
Futura telepresenza |
Riproduzione virtuale 3D tratta dal film Iron Man |
venerdì 29 maggio 2020
STEP#21 Un brevetto
Oggi il 25% dei brevetti proviene dal mondo dell'industria 4.0 e della digitalizzazione.
Vengono forniti continuamente e costantemente innovazioni, in particolare nell'ambito delle tecnologie digitali.
Ho deciso così di riportare un dei tanti brevetti chiamato "Electronic still video camera with direct PC compatible digital format output".
Questo brevetto venne depositato nel 1993 da Mark K.Roberts, Matthew A.Chikovski e Jerry A.Speasl.
Il brevetto proponeva una fotocamera elettronica comprendente un obiettivo, un otturatore e un sistema di controllo dell'esposizione, un circuito di controllo della messa a fuoco e della portata, un dispositivo di immagine a stato solido che incorpora un dispositivo di accoppiamento di carica attraverso il quale viene messa a fuoco un'immagine, un'unità di controllo digitale, un convertitore da analogico a digitale per convertire i segnali di immagine analogica nei loro equivalenti digitali, un buffer di pixel per raccogliere una riga completa dell'equivalente digitale di un'immagine, un frame buffer per la raccolta di tutte le righe e un algoritmo di compressione e decompressione di immagini digitali.
L'invenzione di tale progetto inoltre, presentava diversi scopi: fornire una fotocamera digitale con compressione dell'immagine selezionata dall'operatore in una pluralità di formati di dati digitali; fornire una fotocamera fissa elettronica che fornisca file di immagini digitali per incorporazione immediata e diretta nell'elaborazione di testi popolare; fornire una fotocamera che può registrare e archiviare fermi immagine compressi in una memoria digitale inservibile in un PC; creare una fotocamera in grado di catturare rapidamente una serie di immagini automaticamente e singolarmente.
Ho deciso così di riportare un dei tanti brevetti chiamato "Electronic still video camera with direct PC compatible digital format output".
Questo brevetto venne depositato nel 1993 da Mark K.Roberts, Matthew A.Chikovski e Jerry A.Speasl.
Il brevetto proponeva una fotocamera elettronica comprendente un obiettivo, un otturatore e un sistema di controllo dell'esposizione, un circuito di controllo della messa a fuoco e della portata, un dispositivo di immagine a stato solido che incorpora un dispositivo di accoppiamento di carica attraverso il quale viene messa a fuoco un'immagine, un'unità di controllo digitale, un convertitore da analogico a digitale per convertire i segnali di immagine analogica nei loro equivalenti digitali, un buffer di pixel per raccogliere una riga completa dell'equivalente digitale di un'immagine, un frame buffer per la raccolta di tutte le righe e un algoritmo di compressione e decompressione di immagini digitali.
Immagine 1 del progetto US5576757A, United States |
L'invenzione di tale progetto inoltre, presentava diversi scopi: fornire una fotocamera digitale con compressione dell'immagine selezionata dall'operatore in una pluralità di formati di dati digitali; fornire una fotocamera fissa elettronica che fornisca file di immagini digitali per incorporazione immediata e diretta nell'elaborazione di testi popolare; fornire una fotocamera che può registrare e archiviare fermi immagine compressi in una memoria digitale inservibile in un PC; creare una fotocamera in grado di catturare rapidamente una serie di immagini automaticamente e singolarmente.
STEP#20 Un materiale - Il Silicio
Oggi parleremo di uno dei materiali principali che vengono utilizzati nella realizzazione dei mezzi digitali: il Silicio.
Questo materiale sta alla base della progettazione di microprocessori, memorie non volatili, memorie DRAM e CCD sensori di immagine che sono gli elementi essenziali per la digitalizzazione delle informazioni.
Il silicio prima di tutto ha un certo numero di proprietà che lo rendono inusuale tra le sostanze chimiche.
Esso risulta infatti essere un metalloide ovvero ha proprietà simili a quelle dei metalli, senza tuttavia esserlo totalmente.
Può condurre elettricità come i metalli, ma è meno atto a farlo. Questo è particolarmente importante perché quando attiviamo un computer i microchip devono far passare elettricità solo attraverso alcuni tipi di transistor e non a tutti indiscriminatamente.
Ma ora illustriamo il vero motivo per il quale questo venga scelto, piuttosto che altri materiali come il germanio.
Come prima cosa è un materiale facilmente reperibile in natura, quindi piuttosto economico. Infatti, il silicio è uno degli elementi più comuni nell'universo.
Inoltre può funzionare in un intervallo di temperature molto ampio e può essere legato ad altri elementi chimici che sono necessari per il funzionamento dei microprocessori.
I piccoli transistor oggi utilizzati, hanno ancora inoltre la necessità di dirigere il flusso di elettricità con precisione e la versatilità del silicio lo rende la scelta più naturale.
Tuttavia, anche se presenta tutte queste varie proprietà, negli ultimi anni si sta cercando una via alternativa a questo materiale, perché nonostante sia il migliore per la versatilità, in un futuro con chip e transistor sempre più piccoli e veloci, per la sua bassa conducibilità elettrica, ci potrebbe essere la richiesta di nuovi materiali.
Sitografia:
https://www.ilsapere.org
Questo materiale sta alla base della progettazione di microprocessori, memorie non volatili, memorie DRAM e CCD sensori di immagine che sono gli elementi essenziali per la digitalizzazione delle informazioni.
Il silicio prima di tutto ha un certo numero di proprietà che lo rendono inusuale tra le sostanze chimiche.
Esso risulta infatti essere un metalloide ovvero ha proprietà simili a quelle dei metalli, senza tuttavia esserlo totalmente.
Può condurre elettricità come i metalli, ma è meno atto a farlo. Questo è particolarmente importante perché quando attiviamo un computer i microchip devono far passare elettricità solo attraverso alcuni tipi di transistor e non a tutti indiscriminatamente.
Ma ora illustriamo il vero motivo per il quale questo venga scelto, piuttosto che altri materiali come il germanio.
Come prima cosa è un materiale facilmente reperibile in natura, quindi piuttosto economico. Infatti, il silicio è uno degli elementi più comuni nell'universo.
Inoltre può funzionare in un intervallo di temperature molto ampio e può essere legato ad altri elementi chimici che sono necessari per il funzionamento dei microprocessori.
I piccoli transistor oggi utilizzati, hanno ancora inoltre la necessità di dirigere il flusso di elettricità con precisione e la versatilità del silicio lo rende la scelta più naturale.
Tuttavia, anche se presenta tutte queste varie proprietà, negli ultimi anni si sta cercando una via alternativa a questo materiale, perché nonostante sia il migliore per la versatilità, in un futuro con chip e transistor sempre più piccoli e veloci, per la sua bassa conducibilità elettrica, ci potrebbe essere la richiesta di nuovi materiali.
Microprocessore in un circuito https://it.depositphotos.com |
Sitografia:
https://www.ilsapere.org
mercoledì 27 maggio 2020
STEP#19 Intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale sta determinando un'ulteriore significativa evoluzione nei sistemi a supporto dei ricercatori e del metodo scientifico.
I paradigmi di AI consentono di realizzare macchine in grado di ragionare, percepire la realtà, imparare da esempi e clusterizzare i dati e le informazioni.
Già da dieci anni un programma di AI è in grado di analizzare l'enorme mole di articoli pubblicati nel campo della genomica e di suggerire quale gene poteva essere responsabile di una determinata malattia.
Gli attuali motori di ricerca semantici sono in grado di leggere l'enorme mole di articoli scientifici generati e portare all'attenzione del ricercatore notizie e ricerche che potrebbero sfuggirgli e persino suggerire spunti di ricerca mettendo in relazioni le evidenze emerse.
È una metodologia di ricerca molto attiva in molti campi dalla medicina alla matematica.
Tuttavia questa straordinaria opportunità non deve essere considerata l'unica via percorribile.
Bisogna affidarsi a tutto ciò con estrema cautela perché la sua capacità non è illimitata.
Non tutta l'informazione utile è infatti raggiungibile attraverso questi strumenti.
Oggi, inoltre, molti articoli dichiarano che gli scienziati saranno a breve obsoleti e che le macchine sono già in grado di estrarre regolarità dai dati(anche immagini), di formulare ipotesi e provarne la validità.
Kevin Schawinski, un astrofisico, ha catalogato le galassie in base alla loro forma ed ha realizzato un software in grado di aiutare gli astronomi in questo compito.
Sitografia:
https://www.agendadigitalet.eu
I paradigmi di AI consentono di realizzare macchine in grado di ragionare, percepire la realtà, imparare da esempi e clusterizzare i dati e le informazioni.
Già da dieci anni un programma di AI è in grado di analizzare l'enorme mole di articoli pubblicati nel campo della genomica e di suggerire quale gene poteva essere responsabile di una determinata malattia.
Gli attuali motori di ricerca semantici sono in grado di leggere l'enorme mole di articoli scientifici generati e portare all'attenzione del ricercatore notizie e ricerche che potrebbero sfuggirgli e persino suggerire spunti di ricerca mettendo in relazioni le evidenze emerse.
È una metodologia di ricerca molto attiva in molti campi dalla medicina alla matematica.
Tuttavia questa straordinaria opportunità non deve essere considerata l'unica via percorribile.
Bisogna affidarsi a tutto ciò con estrema cautela perché la sua capacità non è illimitata.
Non tutta l'informazione utile è infatti raggiungibile attraverso questi strumenti.
Oggi, inoltre, molti articoli dichiarano che gli scienziati saranno a breve obsoleti e che le macchine sono già in grado di estrarre regolarità dai dati(anche immagini), di formulare ipotesi e provarne la validità.
Kevin Schawinski, un astrofisico, ha catalogato le galassie in base alla loro forma ed ha realizzato un software in grado di aiutare gli astronomi in questo compito.
https://www.agendadigitale.eu |
Sitografia:
https://www.agendadigitalet.eu
STEP#18 Furto d'identità
Oggi parliamo di uno dei furti digitali più importanti avvenuto negli ultimi anni:Yahoo Data Breach
La vicenda risale a circa due anni fa, quando Yahoo ha reso noto di aver subito il più colossale "data breach" mai ricordato prima.
Nelle comunicazioni agli utenti infatti ha infatti ammesso che più di 500 milioni di profili di ignari utenti sono stati violati da hackers.
Gli account violati includerebbero nomi, indirizzi numeri di telefono, date di nascita, password e, in alcuni casi, anche domande di sicurezza.
La digitalizzazione delle nostre informazioni personali, se da un lato facilitano la nostra esistenza, permettendoci di compiere transazioni economiche e finanziare dall'altro ci espongono ad eventualità sconosciute fino ad un passato recente.
Le nostre informazioni personali potrebbero finire nelle mani sbagliate e causarci danni di immagine.
Il furto di identità è un illecito insidioso e, soprattutto, molto sottovalutato.
Infatti risulta difficile da prevenire e c'è ancora troppa scarsa informazione e poca normativa in merito.
In Italia si sono verifica negli ultimi anni circa 25.000 casi di furto d'identità per un valore di 20 milioni di euro.
Quello alla protezione dei propri dati personali è un diritto fondamentale che attribuisce ad ogni individuo il diritto di pretendere che l'utilizzo dei propri dati personali si svolga nel rispetto dei suoi diritti e delle sue libertà personali nonché della sua dignità.
C'è ancora molta strada da percorrere al fine di garantire la massima tutela del consumatore, il quale molto spesso viene qualificato come l'unico responsabile del danno subìto per ingenuità e mancata conservazione delle proprie carte di credito o per apertura di una mail pericolosa.
È un percorso lungo quello da effettuare in quanto abbiamo di fronte una enorme ingegnosità criminale.
La vicenda risale a circa due anni fa, quando Yahoo ha reso noto di aver subito il più colossale "data breach" mai ricordato prima.
Nelle comunicazioni agli utenti infatti ha infatti ammesso che più di 500 milioni di profili di ignari utenti sono stati violati da hackers.
Gli account violati includerebbero nomi, indirizzi numeri di telefono, date di nascita, password e, in alcuni casi, anche domande di sicurezza.
La digitalizzazione delle nostre informazioni personali, se da un lato facilitano la nostra esistenza, permettendoci di compiere transazioni economiche e finanziare dall'altro ci espongono ad eventualità sconosciute fino ad un passato recente.
Le nostre informazioni personali potrebbero finire nelle mani sbagliate e causarci danni di immagine.
Il furto di identità è un illecito insidioso e, soprattutto, molto sottovalutato.
Infatti risulta difficile da prevenire e c'è ancora troppa scarsa informazione e poca normativa in merito.
In Italia si sono verifica negli ultimi anni circa 25.000 casi di furto d'identità per un valore di 20 milioni di euro.
Quello alla protezione dei propri dati personali è un diritto fondamentale che attribuisce ad ogni individuo il diritto di pretendere che l'utilizzo dei propri dati personali si svolga nel rispetto dei suoi diritti e delle sue libertà personali nonché della sua dignità.
C'è ancora molta strada da percorrere al fine di garantire la massima tutela del consumatore, il quale molto spesso viene qualificato come l'unico responsabile del danno subìto per ingenuità e mancata conservazione delle proprie carte di credito o per apertura di una mail pericolosa.
È un percorso lungo quello da effettuare in quanto abbiamo di fronte una enorme ingegnosità criminale.
https://fastweb.it |
martedì 19 maggio 2020
STEP#17 Un Abbecedario
A come Algoritmo
B come Big Data
C come Cybersecurity
D come Digital Trasformation
E come Evoluzione
F come Fintech
G come Google
H come HTTP
I come Intelligenza artificiale
L come LaBrooy
M come Modem
N come Nanotecnologie
O come Open Innovation
P come Parallels worlds
Q come Quipo
R come Robotica
S come Social Media
T come Turing
U come User Experience
V come Virtual Classroom
Z come Zuckemberg
B come Big Data
C come Cybersecurity
D come Digital Trasformation
E come Evoluzione
F come Fintech
G come Google
H come HTTP
I come Intelligenza artificiale
L come LaBrooy
M come Modem
N come Nanotecnologie
O come Open Innovation
P come Parallels worlds
Q come Quipo
R come Robotica
S come Social Media
T come Turing
U come User Experience
V come Virtual Classroom
Z come Zuckemberg
venerdì 15 maggio 2020
STEP#16 Steve Jobs
Oggi ci occuperemo di uno dei principali protagonisti della digitalizzazione, Steve Jobs.
Tra gli avvenimenti più importanti nella crescita della sua azienda, ricordiamo quando nel 1984 Apple produsse un personal computer compatto e dotato di un nuovo sistema operativo a interfaccia grafica: l'Apple Macintosh.
Steve Paul Jobs, meglio noto come Steve Jobs, nacque a San Francisco nel 1955 ed è stato un imprenditore, informatico e inventore statunitense.
È stato tra i primi a intuire la potenzialità del mouse e dell'interfaccia grafica basata sull'impiego di icone e di finestre per menù a tendina.
Il 1°aprile 1976 insieme all'amico Wozniek, fonda la Apple Computer.
Steve Jobs mostra il Macbook Air Expo 2008, San Francisco |
Fu una data importante perché in seguito ai bassi livelli di vendita, decise di fondare una nuova società abbandonando la Apple, la NeXT Computer, e solo dopo diversi anni ritornerà qui dopo essere stato contattato direttamente dalla Apple.
Jobs lanciò l'iMac, un modello di personal computer all-in-one, cioè comprendente schermo e le altre componenti nello stesso telaio del computer e così facendo la Apple rientrava nel mercato dei prodotti di massa.
Nel 2001 presentò l'iPod, il lettore di musica digitale.
Un paio di anni più tardi ecco iTunes, il negozio virtuale dove si possono comprare i dischi:le canzoni si "scaricano" dal web con il computer.
Dopo aver superato un problema al pancreas, ritornando sugli affari decide di rilanciare l'iPod, le cui vendite andavano alla grande, convincendo i suoi di Apple che un iPod capace anche di telefonare avrebbe fatto il botto.
Nel 2007 così, Apple mise in commercio un nuovo prodotto, l'iPhone, uno smartphone con lo schermo multi-touch, con il quale pose le basi per l'ingresso di Apple nel settore della telefonia mobile.
Proprio quest'ultima invenzione può essere considerata tra le tecnologie digitali più importanti.
Con la guida di Jobs, la Apple ha continuato a produrre a commercializzare Mac OS X, Mac, iPod, iPhone e iPad, prodotti che portarono l'azienda a divenire un punto di riferimento nel campo dell'elettronica di consumo.
Morì, dopo diversi congedi medici, nella sua casa a Palo Alto in California il 5 ottobre 2011, a 56 anni.
Nel 2001 presentò l'iPod, il lettore di musica digitale.
Un paio di anni più tardi ecco iTunes, il negozio virtuale dove si possono comprare i dischi:le canzoni si "scaricano" dal web con il computer.
Dopo aver superato un problema al pancreas, ritornando sugli affari decide di rilanciare l'iPod, le cui vendite andavano alla grande, convincendo i suoi di Apple che un iPod capace anche di telefonare avrebbe fatto il botto.
Nel 2007 così, Apple mise in commercio un nuovo prodotto, l'iPhone, uno smartphone con lo schermo multi-touch, con il quale pose le basi per l'ingresso di Apple nel settore della telefonia mobile.
Proprio quest'ultima invenzione può essere considerata tra le tecnologie digitali più importanti.
Con la guida di Jobs, la Apple ha continuato a produrre a commercializzare Mac OS X, Mac, iPod, iPhone e iPad, prodotti che portarono l'azienda a divenire un punto di riferimento nel campo dell'elettronica di consumo.
Morì, dopo diversi congedi medici, nella sua casa a Palo Alto in California il 5 ottobre 2011, a 56 anni.
STEP#15 Nel Novecento
Atanasoff Berry Computer, 1939 https://it.wikipedia.org |
Prima di parlare del primo vero e proprio computer elettronico, occorre citare alcuni progetti e invenzioni degli anni precedenti.
Nel 1932 troviamo il Memex, un progetto di archiviazione di Banner Bush mai realizzato che sarebbe dovuto essere un sistema nel quale un singolo individuo avrebbe potuto registrare i propri libri, in un proprio archivio e le proprie comunicazioni.
Troviamo nel 1938/1939 due calcolatori meccanici: la "Bomba" polacca progettata nel 1932 e realizzato nel 1938 da Rejewski per decifrare i messaggi tedeschi prodotti dalla macchina Enigma di Arthur Scherbius; lo Z1 di Konrad Zuse realizzata nel 1939, un calcolatore basato sul sistema binario e programmabile che presentava una struttura molto simile a quella degli attuali calcolatori.
Una delle invenzioni più importanti viene realizzata però, nel 1939 dal Dr. John Vincent Atanasoff e Clifford E. Berry: il primo computer digitale completamente elettronico noto come ABC.
Vennero qui introdotto i numeri binari in un computer digitale, le memorie e una separazione tra dati e istruzioni.
Lo Zuse Z3 al Deutsches Museum di Monaco https://it.wikipedia.org |
Questo fu il primo computer automatico e programmabile, più veloce dei precedenti e in grado di eseguire calcoli più complicati.
Fu però un'invenzione che passò inosservata: c'era da fare la guerra e un computer non sembrava essere così di aiuto.
Così la stessa guerra trovò il modo di farlo fuori, distruggendolo con i bombardamenti, prima ancora che il mondo potesse conoscere quello che questo ingegnere era riuscito a realizzare.
Sitografia:
https://www.wired.it
https://it.wikipedia.orgStoriadelcomputer
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STEP#25 Il passo finale
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